lunedì 11 agosto 2014

A Salt Lake City nella dimora dei mormoni


Arriviamo a Salt Lake City in mattinata, dopo esserci fermati a dormire lungo la strada, circa 100 km prima. Visitiamo subito il Temple Square, l’equivalente del Vaticano per i mormoni. L’ufficio di accoglienza ci assegna una guida italiana che in mezz’ora ci porterà a visitare i vari edifici della piazza, composti da un tempio, una chiesa e un auditorium chiamato “Tabernacle”.
 
Sara, la guida, è una ragazza di Varese in missione a Salt Lake City per 18 mesi. I suoi genitori sono cattolici, lei è diventata mormone in età adulta, dopo l’incontro con due missionari, quelli che si vedono girare per le città sempre in coppia, con i pantaloni neri e camicia bianca. Sara ha dovuto licenziarsi dal lavoro per realizzare il suo sogno e svolgere la sua missione.   

Ci racconta che a Milano c’è una cospicua comunità di mormoni, hanno una chiesa ma non il tempio, edificio dove si recano una o più volte l’anno, in una specie di pellegrinaggio. Il tempio più vicino all’Italia è in Svizzera, ma ne stanno costruendo uno anche a Roma, e ci mostra la foto.

Il Salt Lake Temple ha l’aspetto di una grande cattedrale bianca, sull’idea del Duomo di Milano, anche se più piccolo e più semplice; domina la piazza ed è vietato ai non mormoni. Dentro contiene tre ambienti principali ognuno dei quali fornisce risposta a tre domande dei credenti: da dove vengono, qual è il loro scopo nel mondo e il rapporto con gli antenati.

Un altro edificio importante è il Tabernacle: un auditorium di forma ovale, costruito nel 1867, dominato da un enorme organo di 11.000 canne e può contare su un’acustica incredibile. Ogni giorno si tengono concerti gratuiti di mezz’ora. Ci fermiamo anche noi ad ascoltarne uno, con musiche di Mozart e Wagner.

Chiediamo a Sara di parlarci della poligamia. Lei ci liquida frettolosamente dicendo che i mormoni hanno bandito la poligamia dal 1890 e quelli che la praticano sono degli eretici. (Inizialmente i mormoni erano tutti poligami, nel 1890 lo stato dell’Utah, a maggioranza mormone, ha dovuto vietarla per poter entrare a far parte degli Stati Uniti d’America, dove era illegale). 

E’ comunque interessante il fatto che, malgrado la poligamia sia vietata, di fatto, l’intera Hildale (circa 7.000 abitanti) la pratica. In questo paese, nel sud dell' Utah, molto vicino a S. George e allo Zion Canyon, vive una nutrita comunità di mormoni fondamentalisti. Girando per le vie si possono vedere le “sorelle – mogli” nei loro caratteristici abiti color pastello muoversi con numerosi figli al seguito. 

Nel primo pomeriggio ci rimettiamo in cammino verso il parco dello Yellowstone; si impiega quasi una giornata per arrivarci. Attraversiamo paesaggi montani molto belli, arrivati al lago Bear ci concediamo una pausa con un frappé ai lamponi di cui il paese è un grosso produttore. Subito dopo comincia ad annuvolarsi e arriva un forte temporale. La pioggia ci accompagnerà tutta la notte, con quel tintinnio sulla cappotta dell’auto che concilia il sonno.


                                 Il Salt Lake Temple, vietato ai turisti


                                  Cerimonia di matrimonio al tempio

                             Statua di Cristo all'interno del centro visitatori


      Lo storico Eagle Gate sormontato da un'aquila pesante due tonnellate 


                                  Foto ricordo davanti al tempio


            L'Utah State Capitol su modello del Campidoglio di Washington 

                  Luogo insolito per gustarsi uno shake alle fragole e mirtilli


                      Un temporale incombe: lo temiamo, lo desideriamo

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.