martedì 22 luglio 2014

Una passeggiata nel Grand Canyon


Dalla Monument Valley partiamo dopo colazione e in circa tre ore, attraversando paesaggi stupendi e una tempesta di sabbia, siamo al Grand Canyon. Il centro visitatori si trova a 2200 metri di altezza, ben 42 km dopo l’ingresso del parco. Invece di prendere il singolo biglietto di (25 $ per auto), compriamo un pass di 80$ valido per numerosi parchi. Il ranger gentilmente ci chiede quali parchi pensiamo di visitare, perché se sono troppo pochi non conviene.
 
Una cosa ci ha colpito degli americani, sono sempre disponibili e gentili, anche quando stanno facendo altri lavori; se chiedi un’informazione lasciano tutto e si prodigano in spiegazioni. Guidano piano e non hanno mai fretta. Se sei tu ad essere troppo lento, non sorpassano e non suonano. Abbiamo fatto ormai più di 4.000 km lungo le strade americane e non abbiamo mai trovato un automobilista impaziente o un camionista che strombazzi per farsi strada.

Torniamo al Grand Canyon.
Dopo aver chiesto dei chiarimenti al centro visitatori cominciamo la passeggiata lungo il bordo che ci offre uno spettacolo dopo l’altro, veramente una cosa indescrivibile. Le sue dimensioni e gli strati di roccia multicolore lasciano senza parole, è infatti il più suggestivi esempio di erosione al mondo, un manuale di storia per i geologi e uno spettacolo unico per milioni di visitatori. 

Il Canyon è lungo 349 km, con una larghezza che varia da 6 a 29 km e una profondità di 1500 metri. Venne formato nell’arco di 6 milioni di anni dall’erosione del fiume Colorado le cui acque impetuose si sono scavate una via attraverso il Colorado Plateau. Le incredibili dimensioni del canyon lo rendono assai spettacolare, ma la sua particolare bellezza è dovuta anche ai continui giochi di luce e ombra a ai colori delle rocce, di un bianco pallido a mezzogiorno, rosso e ocra al tramonto. 

Noi non siamo stati particolarmente colpiti dal tramonto, quanto dall’escursione del mattino successivo che ci ha permesso di scendere di circa 600 metri lungo le pareti rocciose. Volendo si potrebbe arrivare giù fino al fiume Colorado, ma è un’escursione di quasi due giorni, perché si impiegano circa 4 ore a scendere e 5 a salire i 1500 metri di dislivello.
La nostra passeggiata di sole tre ore ci ha permesso comunque di godere di panorami stupendi e dei colori vividi del primo mattino, compresa la vista dei condor che ci volavano sopra la testa. Per arrivare all’inizio del sentiero abbiamo preso uno dei tanti autobus gratuiti del parco che ci hanno lasciato al South Kaibab Trailhead e poi siamo scesi fino al Cedar Ridge. È un’escursione molto frequentata dai turisti, ma è anche una delle più belle. 

La notte abbiamo dormito nel villaggio del parco, proprio nel parcheggio dell’El Tovar Hotel, un albergo storico costruito nel 1905 per i primi visitatori. Custodisce ancora i vecchi arredi, con camere che guardano dierttamente bel canyon. 










1 commento:

  1. ..quando ho iniziato a leggere e a guardare il vostro blog mi son detta, forse nelle foto non dovrebbero mettersi in primo piano, forse sarebbe meglio se facessero vedere il solo paesaggio...
    ma adesso, dopo i nuovi luoghi, le nuove soste e le vostre passeggiate il pensiero è decisamente cambiato: si, è giusto, è giusto che ci siano loro in primo piano o da qualche parte, perchè danno testimonianza che quei posti esistono, che sono veri...
    che bellezza.
    a volte appena apro una foto, il respiro fa una sospensione..
    non oso immaginare voi li, cosa vi succede.. di fronte e in mezzo, a quel paesaggio, a quei colori.
    che bellezza.
    S.

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